Portovenere
Il Golfo della Spezia, chiamato il “Golfo dei Poeti”, è un’ampia e profonda insenatura naturale che trova al suo centro la città della Spezia ed alle due estremità i due affascinanti paesi di Portovenere (estremità ad ovest) e Lerici (estremità ad Est).
Le origini di Portovenere risalgono al II secolo d.C. in opere in cui troviamo già menzione di questo porto e dove viene descritta come una stazione navale romana e zona di sosta delle navi triremi durante le rotte verso la Spagna e verso la Gallia.
Portovenere si narra prenda il nome da un tempio eretto in epoca romana su di uno sperone di roccia a picco sul mare, nella parte più estrema del territorio, in onore della Dea Venere Ericina.
Il medioevale borgo di Portovenere appare, nelle sue principali forme, in modo immutato nel corso dei secoli permettendoci di visitare alcuni scorci mantenuti quasi come allora: le antiche case a torre, la Chiesa di San Pietro, il Castello, le Torri di avvistamento, l’antico portale di ingresso al borgo, ecc… trasmettendo così un’immagine quasi magica dei tempi antichi
L’immagine che per prima balza alla mente appena si parla di Portovenere è quella delle sue case alte e strette, colorate ed addossate l’una all’altra (vengono chiamate “la palazzata) come a creare un baluardo contro le minacce provenienti dal mare.
Questa infatti è una delle peculiarità di Portovenere, le sue case a torre datate tra il XII ed il XIII secolo, che furono costruite con l’intento di difesa. Le case conservano una struttura stretta e lunga ed un’impostazione antica: la parte superiore adibita ad abitazione e quella inferiore destinata all’attività lavorativa.
Molto caratteristica è la via centrale di Portovenere: Via Cappellini. Si accede a al “caruggio” attraverso la porta delle mura, risalente al 1160, affiancata dalla Torre capitolare .
Il caruggio, una stretta stradina dal fondo acciottolato che si inerpica tra le alte case, che mantengono i fregi dei palazzi antichi, mostra anch’essa un’immagine nitida del passato di questo borgo.
Risalendo il caruggio si scorgono due sulla sinistra delle scalinate che scendono verso la passeggiata a mare sottostante. Sono le scalinate della Calata Doria, molto ripide, che in antichità conducevano dal caruggio e dalle case fino alla scogliera in riva al mare.
Continuando a salire su per il caruggio si esce dalla “corridoio” formato dalle case e si approda in un piazzale che si trova ai piedi della Chiesa di San Pietro. Salendo la larga scalinata che si trova sulla destra si arriva alla Chiesa di San Pietro, edificata in stile gotico-genovese nella seconda metà del 1200.
La Chiesa di San Pietro sorge nel punto più estremo di Portovenere, su di una scogliera a picco sul mare aperto e sembra una prua di una nave protesa verso l’orizzonte.
La costruzione fu abilmente adattata dai costruttori del tempo sui resti, tutt’ora visibili, di una preesistente chiesa paleocristiana.
Si può accedere alla terrazza soprastante la chiesa da dove si potranno vedere panorami mozzafiato.
A metà della Scalinata che conduce verso San Pietro, sulla destra, vi è una apertura nella roccia che permette di accedere alla Grotta Byron, così chiamata in onore a Lord Byron che visitò e rimase Portovenere nel 1822 sostando in barca in cerca di ispirazione per le sue opere. Qui si scende una scalinata che conduce in riva al mare dove, su grandi scogli piatti e scuri, si può prendere il sole e fare comodamente il bagno. La Grotta Byron si presenta come uno specchio di mare protetto da un pittoresco sperone di roccia su cui svetta la chiesa di S. Pietro da un lato, e le antiche mura della guarnigione dall’altro.
Dalla scalinata che sale verso San Pietro, vicino all’ingresso della Grotta Byron, si può continuare a salire in direzione dell’altra Chiesa di Portovenere: la Chiesa di San Lorenzo. Edificio del 1100 circa, in stile romanico è situata in posizione alta, sopra un colle roccioso.
L’interno della chiesa è costituito da tre navate con archi a tutto sesto che poggiano su colonne in pietra nera.
Vale la pena di ammirare l'immagine della Madonna Bianca del XIV secolo alla quale sono molto devoti gli abitanti del borgo ed in onore della quale viene intitolata una festa che si tiene il 17 Agosto. La leggenda narra che l’immagine della Madonna Bianca sia giunta a Portovenere intorno all’anno 1200 all'interno di un tronco scavato e poi richiuso proprio per contenere questi tesori, unitamente ad un tesoro di reliquie di svariati santi.
Nel 1339 una tremenda pestilenza fece strage degli abitanti di Portovenere e molti fedeli si raccolsero in preghiera davanti alle immagini casalinghe per scongiurare il pericolo, una di esse (una scolorita pergamena disegnata a penna del '300) riprendeva lentamente i suoi colori, unitamente al bambino e a due piccole figure di Santi. A quello che fu giudicato come un miracolo salvatore del borgo, assisterono molti testimoni, come documentato dall’atto notarile conservato, con la preziosa icona, nella chiesa di San Lorenzo.
Ai piedi delle case, verso il mare, vi è la passeggiata a mare di questo borgo marinaro, la Calata Doria, cuore pulsante della vita, pieno di negozietti, ristoranti, bar, dai quali ammirare il via vai delle piccole e grandi imbarcazioni che arrivano nell’angusto porticciolo.
Molto bello e ben restaurato è il Castello di Portovenere, che sorge subito sopra il borgo e che risale circa al 1100, costituito di muraglie cieche a scarpate e di possenti volte in pietra locale.
Escursioni consigliate:
L'isola Palmaria è situata di fronte a Portovenere, a poche centinaia di metri dalla costa . L’isola , nel punto più vicino è separata da Portovenere da uno stretto braccio di mare chiamato "le bocche" e si raggiunge tramite piccole imbarcazioni private che partono dalla Calata Doria. L’Isola Palmaria offre ai visitatori la possibilità di bellissime passeggiate in una natura fatta di macchia mediterranea meravigliosa, scogliere a picco sul mare.
Le isole del Tino e Tinetto: nell’isola del Tino si trovano vestigia risalenti all’XI secolo e la chiesa dedicata al culto di San Venerio. L'isola è Zona Militare e su di essa l’accesso è consentito soltanto in occasione delle festività in onore del santo, il 13 Settembre. L’isolotto di Tinetto, spoglio di vegetazione, conserva testimonianze della presenza di comunità religiose in questo comprensorio. Si possono scorgere pochi ruderi di quello che era un piccolo oratorio del sec. VI e un edificio che doveva essere stato una chiesa a due navate e, come riportato da testimonianze, celle per i monaci
Le feste Feste e le Sagre che caratterizzano Portovenere sono:
il 13 settembre si festeggia San Venerio. Normalmente l’Isola del Tino è chiusa ai visitatori, ma in occasione delle festività è possibile approdarvi e fare un pic-nic nel boschetto vicino alla chiesa. Molto suggestiva è la processione via mare che porta le reliquie del Santo all'isola del Tino.
Il 17 Agosto, si festeggia la Madonna Bianca a cui sono molto devoti gli abitanti di Portovenere. Il borgo di Portovenere, la Grotta Byron, e tutte le rocce sotto San Pietro si incendiano alla luce delle centinaia di lumini ad olio che vengono pazientemente sistemati in mille anfratti, rendendo un’atmosfera magica.
Veramente affascinante e suggestiva è la processione che attraversa il paese antico tutto illuminato ed addobbato con ghirlande di fiori.